martedì 11 ottobre 2011

Decrescita felice? No, Happy Evolution...

...perchè parlare di decrescita (anche se felice)?
La definizione di decrescita è: "Diminuire in quantità, volume, intensità e sim.SIN abbassarsi".
Non mi ci ritrovo! Vivere naturalmente, sostenibilmente, semplicemente, con ritmi lenti, legati alle stagioni, al sole alla pioggia, alla luna, alle nostre esigenze, vivere secondo il nostro sentire più intimo, secondo quanto ci detta il nostro corpo è "abbassarsi"? "Diminuire in quantità, volume, intensità? Trovo al contrario che sia un espansione, una aumentare in quantità di tempo a disposizione, di benessere, di salute, di emozioni di intensità e qualità della vita! Non ho diminuito nulla, ho incrementato semmai!
So che con il termine si vuole dare rilevanza all'aspetto di "diminuire" in termini di consumismo, di uso spropositato, di spreco...ma comumque non mi identifico...non riesco a descrivere una condizione di tale arricchimento personale e in miglioramento in termini di qualità della vita con la parola "decrescita"!
Do una profonda importanza alle parole, trovo che vadano usate in mdo consapevole essendo il nostro mezzo di comunicazione con gli altri (quasi l'unico visto che abbiamo dimenticato o ci rifiutiamo di utilizzare il nostro corpo e la gestualità per comunicare)... Non credo nelle parole gettate lì a caso, non sono fatalista...ho scoperto con l'esperienza che non dico parole buttate li a caso ma hanno sempre un significato...Per questo trovo improprio l'uso della parola decrescita e non la condivido per quello che è il significato che gli è ormai attribuito quando si parla di ambiente e ecologia.

Ho lasciato un lavoro fisso per avere più tempo libero, sono andata a vivere in campagna e ho scelto di vivere con altre persone per condividere e perchè trovo sia la cosa più sostenibile e stimolante da fare: vivere con altri crea un confronto e scambio di idee che può solo arricchire; venduta la macchina è stata sostituita da un vecchio SI piaggio e dal car-sharing; sono vegetariana tendente al vegan e ho imparato ad autoprodurmi un pò di tutto; prima sapevo fare ricerca in un laboratorio di biologia molecolare e insegnavo a scuola, ora insegno a scuola, so fare manutenzione, mi occupo di giardinaggio, so vendemmiare e potare, mi occupo di due associazioni, faccio il clown in corsia e insegno agli altri a farlo, mi intendo di idraulica e sono ancora biologa!!! Trovo che tutto questo per me sia stata una bella evoluzione e ringrazio per questo e chi mi ha aiutato a farlo!


Decrescita da l'idea che mi stia "privando" di qualcosa, sto "diminuendo"...la trovo decisamente impropria come definizione rispetto al mio vissuto...come se stessi facendo uno sforzo...la mia esperienza di vita più sostenibile non si basa su uno sforzo e sulla privazione!
Nel film francese "la belle verde" gli abitanti di un piccolissimo pianeta si erano "evoluti" e vivevano in sinergia con l'ambiente circostante così si erano evoluti diventando vegetariani, non usando più macchine, pensando al benessere del proprio corpo, mangiando i cibi crudi, vestendo con indumenti autoprodotti con fibre naturali, utilizzando il baratto e abolendo la moneta, curandosi con le erbe, comunicando con la telepatia e praticando la solidarità...loro nel film si definivano più evoluti rispetto a noi terrestri...così evoluti da non aver bisogno di nulla!!! ( vedi su http://video.google.com/videoplay?docid=-3658892960097906379 )

Io non parlo di una "decrescita" ma di una evoluzione, non è un ritorno al passato, ma utilizzare le conoscenze dei nostri nonni con la consepovezza che abbiamo oggi... 2000 anni fa sicuramente l'uomo viveva più in sinergia con l'ambiente, ma non aveva la consapevolezza dell'uomo di oggi. Io oggi "scelgo" di fare il pane fatto in caso, di preparare i dolci da me anzichè comprare le merendine della publicità, non avere automobile, preferisco vivere in campagna e preoccuparmi degli alberi anzichè in città e passeggiare in un giardino pubblico già curato, lavorare di meno e non avere un conto in banca...ma sicuramente avere più tempo e fare quelle cose che sognavo di fare quando lavoravo sempre, avevo un conto in banca e nessun contatto con me stessa! Questa non è la mia decrescita ma la mia evoluzione: non è una decrescita, ma una crescita, un evoluzione felicissima!!!
Non parlo di decrescita perchè non ho tolto alla mia vita, non ho diminuito ma mi sono evoluta!

sabato 8 ottobre 2011

Il chapati...la pizza indiana!!!

Quando sono in India e ordino i chapati, se il cameriere si è prima soffermato con me a fare due chiacchiere e ha scoperto fra le altre cose che sono italiana, la prima cosa che mi dice appena ritorna con i chapati è: Indian pizza!!
Adoro i chapati e sono un buon modo per cucinare un pane diverso anche qui in Italia, mi capita spesso di farli, ma dopo che la sorella del mio amico Dinak mi ha mostrato come li faceva lei e il suo piccolo trucco per la cottura ogni volta che li faccio è ancora più una gioia...e sono ancora più buoni! Non scriverò le quantità perchè gli ingredienti sono solo due da impastare insieme.



Chapati (Roti)
Ingredienti:
Farina di frumento
acqua

Versare la farina in una ciotola e aggiungere acqua fredda poco per volta e mano a mano amalgamare insieme per ottenere un impasto omogeneo come quello della piazza. Impastare un poco e poi staccare delle palline e stenderle con un mattarello, fare delle forme tonde e sottili (2-3 mm). Mettere sul fuoco una padella con fondo pesante liscia (ideali quelle nere di ghisa) e quando è calda metterc dentro il chapati. Cucinarli uno alla volta. Lasciarlo cuocere 2-3 minuti per lato fino a quando non comincia a fare delle bolle: quando è pronto toglierlo dalla padella con una pinza per alimenti e metterlo sulla fiamma viva per 10 secondi circa per parte. A questo punto le bolle dovrebbero aumentare di dimensioni e diventare molto grandi. Metterlo in una cesta per il pane ricoperta da canovaccio così che si mantenga caldo. Continuare allo stesso modo per tutti gli altri.

N.B. In india non viene aggiunto sale all'impasto per i chapati non vengono mai mangiati da soli ma accompagnati insieme a salsine o verdure quindi si insaporiscono con gli altri piatti. Personalmente io li mangio anche senza nulla (soprattutto quando sono caldi) quindi aggiungo un pizzico di sale all'impasto. Lasciando spazio alla fantasia si possono aggiungere spezie e aromi...ma ci cominciamo a discostare veramente tanto dalla ricetta originale.

Aloe...miracolo della natura!



Mi sto dedicando alle Aloe...volevo ripopolare il giardino dell'Eco-house e la Sicilia offre tanto sole ma poca acqua...fichi d'india, agavi, olivi, carrubi...e le aloe...che scoperta!!!
Quando osservando una bella aloe ho scoperto che aveva dei "figlioletti" o "ributti" ho deciso di provare a prenderli senza danneggiare la pianta per ripopolare... è stato più facile di quanto immaginassi...a quel "figlioletto" ne sono seguiti tanti che ho preso e invasato in attesa che diventassero più forti per poter essere piantati in terra.
La mia conoscenza empirica dell'Aloe mi ha fatto quindi scoprire che:
-è possibile prendere i "figlioletti" dell'agave e metterli in vaso perchè si riprendano dallo stress: la terra non deve essere troppo umida o rischia di marcire;
- lasciarli sempre in posti soleggiati e caldi;
- non hanno bisogno di troppe cure: fanno tutto da se e sono bravissime in questo!!!

Le spine delle Aloe graffiano incredibilmente, quindi bisogna fare attenzione, ma se vi fate male l'Aloe stessa da la soluzione: prendere una foglia e tagliare il lato con le spine e poi sezionare la foglia tagliandola a metà, quindi strofinare l'interno della lamina della foglia sulla parte irritata o ferita...è miracolosa!
Le uso anche come rinfrescante per la pelle e in sostituzione della crema idratante per il corpo: strofinare l'interno mucillagginoso della foglia dell'aloe con movimenti circolari su tutto il corpo, lascia un senso di frescura sulla pelle. Ovviamente non sciacquatevi subito dopo averla usata!
Le proprietà dell'Aloe sono molteplici e la sua azione disintossicante è la principale dote: a questo scopo io prendo la mattina una foglia, taglio via le spine e praticamente la "sbuccio" dalla sua parte esterna verde così che rimanga solo il gel di aloe che uso immediatamente come ingrediente di un frullato di frutta (di solito uso mele, carota e miele o vario con la stagione). E' il mio metodo per usare il gel di aloe per via interna evitandone il sapore che non amo. L'effetto depurativo sul corpo è abbastanza evidente.
Se usate il gel di Aloe al naturale fare attenzione che non ci siano tracce della lamina della foglia esterna (per semplificare la parte verde!): questa è ricca di Aloina, una sostanza con un forte potere lassativo e irritante per l'intestino.
L’aloe vera è uno dei più potenti agenti disintossicanti, uno dei più efficaci stimolanti del sistema immunitario, un forte agente antinfiammatorio, un analgesico, uno stimolante della crescita cellulare, un acceleratore di recupero dei tessuti, un antisettico, una ricca fonte di nutrienti ed un valido aiuto per la digestione.
Sembra che il potere dell'Aloe vera sia dovuto al mix di polisaccaridi che contiene insieme a una vasta gamma di vitamine, sali minerali, enzimi e aminoacidi (20 di 22).

- Aloe Vera potenzia e riattiva le difese immunitarie, particolarmente ricca di un mucopolisaccaride conosciuto come acemannano che opera interagendo con il sistema immunitario. È un potente stimolatore di macrofagi (i globluli bianchi che distruggono i batteri, le cellule tumorali etc.) per produrre agenti immunitari quali l’interferone e l’interleuchina.
- Aloe Vera disintossica e depura l’organismo, quando viene consumata internamente: spazza via le cellule morte superficiali, aiuta a rigenerarne delle nuove e favorisce un tessuto più sano, accelerando la guarigione delle ferite, lesioni ed ulcere. Inoltre sortisce lo stesso effetto quando viene applicata esternamente sulla pelle.
- Aloe Vera è un potente antinfiammatorio, ampiamente usata per la cura di affezioni quali osteoartrite e l’artrite reumatoide, inoltre può ridurre l’arrossamento, il dolore ed il gonfiore associati alla tensione muscolare, agli strappi e alle distorsioni, alle tendinite e alle contusioni.  Elimina la sensazione di calore nelle piaghe, ulcere e infiammazioni le ustioni e le scottature solari e  idrata i tessuti.
- Aloe Vera è un coagulante e cicatrizzante, stimola la produzione cellulare attraverso l’attività degli aminoacidi. 
- Aloe Vera è un antibiotico naturale, possiede una grande capacità battericida comprese le infezioni di origine micotica.
- Aloe Vera ha proprietà anti-invecchiamento, la presenza di vitamine e in particolare la vitamina C e la vitamina E, che insieme agli oligo elementi antiossidanti (manganese e selenio, nonché di altre sostanze come prolina e saponine) permettono all’organismo di contrastare meglio i radicali liberi. 
- Aloe Vera rigenera le cellule, presenta la capacità di favorire la rigenerazione cellulare così da renderla un potente agente rigenerante per tutti i tipi di ferite, sia interne che esterne. L’aloe vera stimola l’assorbimento di calcio e fosforo.
- Aloe Vera è un anestetico, attutisce ogni dolore, specialmente quelli muscolari e delle articolazioni e ha un’azione calmante sui nervi questo perché l’aloe contiene diversi analgesici e può facilmente penetrare negli strati del derma, sciogliere i nervi e ridurre le infiammazioni.
- Aloe Vera è un alimento altamente nutritivo, ricca di nutrimenti fondamentali come proteine, vitamine, amminoacidi, enzimi, carboidrati e sali minerali contiene anche vitamina B12 utile per chi fa diete vegane.